Contaminazione. Quaderno di ricerca della Storia del Design.
Lo scopo della ricerca è quello di approfondire i punti di contatto e i successivi sviluppi creatisi tra graphic design e figure professionali provenienti da differenti ambiti.
Contaminare : Fondere elementi provenienti da opere diverse nella composizione di un’opera letteraria o figurativa.
Il verbo ‘contaminare’ descrive la cooperazione che porta alla creazione di un nuovo artefatto. Nello specifico le sperimentazioni approfondite vedono come costante il mondo della grafica affiancato a quello della letteratura, dell'editoria e dell'urbanistica. La ricerca propone una raccolta di progetti innovativi che sottolineano la versatilità e la diffusione della grafica.
Graphic design & Letteratura
La relazione graphic design & letteratura viene approfondita percorrendo i diversi ruoli che le parole rappresentano nelle composizioni letterarie. Parole e lettere usate per dar forma visibile ad un concetto o un fenomeno, per evocare un suono o amplificare le percezioni sensoriali.
Graphic design & Editoria
La relazione graphic-design & editoria viene approfondita attraverso le sperimentazioni di materiali, forme e tecniche alla base di artefatti editoriali. Dall’interazione con le nuove tecnologie, il graphic design riesce a sviluppare artefatti innovativi ed unici proprio per il processo di realizzazione.
Graphic design & Urbanistica
La relazione graphic-design & urbanistica viene approfondita confrontando le soluzioni grafiche che contribuiscono a creare il paesaggio urbanistico. Senza la grafica il nostro tessuto urbano sarebbe spoglio e privo di molti significati. Da qui il doppio ruolo di ‘decoro’ e/o ‘inquinamento visivo’ rappresentato da caratteri, simboli e scritte che ci circondano.
Storia del cinema
“Io non riconosco una parola soltanto attraverso le immagini, ma attraverso il complesso di sensazioni che queste immagini suscitano. È difficile dire di quali sensazioni si tratti. Non propriamente visive né uditive. Sono certe sensazioni d’insieme. Io, di solito, sento sia il sapore che il peso di una parola e non devo far niente, perché essa mi viene alla mente da sola. Ma è difficile descrivere il modo in cui ciò accade. È una sensazione che provo nella mano, come se vi scivolasse qualcosa di untuoso, una massa di piccolissimi punti molto leggeri; un lieve solletichino nella mano sinistra, e non ho proprio bisogno di altro.”
Il mnemonista, Paolo Rosa 2000
